Istat: vendite al dettaglio in calo a novembre
Novembre debole per i consumi delle famiglie italiane. L’Istat stima, per le vendite al dettaglio, un calo mensile dello 0,2% in valore e dello 0,3% in volume. La diminuzione riguarda i beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume) mentre le vendite dei beni alimentari calano in volume (-0,2%) ma restano invariate in valore. Su base annua a novembre si registra una crescita complessiva dello 0,9% in valore e dello 0,7% in volume.
Aumentano le vendite dei beni alimentari (+2,2% in valore e +1,4% in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari sono stazionarie in valore e in lieve aumento in volume (+0,1%).
Nel dettaglio, l’Istat segnala come a novembre prosegue la dinamica tendenziale positiva per il commercio al dettaglio, con il sesto mese consecutivo di crescita. Tuttavia l’andamento positivo è limitato al commercio elettronico e alla grande distribuzione, settori per i quali si amplia la divergenza rispetto alla distribuzione tradizionale. L’incremento delle vendite on-line, più modesto rispetto a quanto registrato lo scorso anno, risente probabilmente della stabilizzazione delle vendite legate al cosiddetto Black Friday, ormai divenuto un appuntamento fisso per il mese di novembre.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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