Istruzione, l’Ocse bacchetta l’Italia: poche le risorse pubbliche dedicate
L’Italia, sull’istruzione, è andata al risparmio: nei cinque anni compresi fra il 2008 e il 2013, secondo quanto rileva l’Ocse nel suo rapporto “Uno sguardo sull’istruzione”, la spesa pubblica per le istituzioni scolastiche è calata del 14%, quasi il doppio rispetto a quanto ha perso il Pil nello stesso periodo. A confronto con gli altri servizi pubblici, la cui spesa dedicata è stata ridotta del 2%, la scuola resta dunque molto indietro. Altre criticità del sistema scolastico italiano riguardano l’età avanzata dei docenti, il calo dei loro salari reali (erosi del 7% fra 2010 e 2014), il numero ridotto dei laureati e l’abbondanza dei Neet (coloro che non cercano lavoro né si stanno formando).
“Un’istruzione di qualità ha bisogno di un finanziamento sostenibile”, puntualizza l’organizzazione parigina.
Breaking news
Finale negativo per le borse europee, pesano le tensioni geopolitiche. A Piazza Affari frenano le banche, avanza Leonardo
Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.