Italia: cresce fiducia consumatori, ma scende per le imprese
ROMA (WSI) – In miglioramento la fiducia dei consumatori nel mese di gennaio ma è in calo quella delle imprese. A renderlo noto l’Istat secondo cui l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato a 118,9 da 117,7 del mese precedente. Scende invece a 101,5 da 105,6 l’indice composito del clima di fiducia per quanto riguarda le imprese.
Migliorano le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori e l’incremento risulta maggiore per le componenti personale e corrente, rispettivamente a 107,6 da 104,5 e a 113,5 da 109,1. Più contenuto invece quello per la componente economica che da 153,0 sale a 153,5 e quella futura che da 127,3 sale a 127,7.
Calano leggermente i saldi delle stime, sia dei giudizi che delle attese, sull’attuale situazione economica del Paese (a -25 da -24 e a 24 da 25, rispettivamente). Scende a -25 da -16 invece il saldo per i giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi. Quanto alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi, il saldo invece passa a -13 da -11. Calano le attese di disoccupazione (a 1 da 2).
Breaking news
Seduta prudente per le borse del Vecchio Continente, Piazza Affari si allinea. Focus sui conti di Nvidia in uscita stasera a mercati chiusi
Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.