Italia, indice Pmi in crescita al tasso più alto da luglio
ROMA (WSI) – Buone notizie per l’economia italiana. Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero è salito a 54,1 punti, dai 52,7 punti di settembre, a conferma di come il settore abbia confermato la propria fase di espansione per il nono mese consecutivo, avanzando tra l’altro al ritmo più forte dallo scorso luglio.
Le aziende italiane che hanno partecipato al sondaggio di Markit hanno riferito che sia il sottoindisce della produzione che quello dei nuovi ordini hanno accelerato il passo, complice il miglioramento del mercato del lavoro.
Dal report si evince che la crescita dell’output si è rafforzata all’inizio del quarto trimestre; che l’occupazione è salita al tasso più sostenuto in tre mesi. Rimane tuttavia la minaccia della deflazione, dal momento che i prezzi input hanno sofferto il calo più forte in quasi due anni e mezzo.
(Lna)
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.