Italia, indice Pmi in crescita al tasso più alto da luglio
ROMA (WSI) – Buone notizie per l’economia italiana. Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero è salito a 54,1 punti, dai 52,7 punti di settembre, a conferma di come il settore abbia confermato la propria fase di espansione per il nono mese consecutivo, avanzando tra l’altro al ritmo più forte dallo scorso luglio.
Le aziende italiane che hanno partecipato al sondaggio di Markit hanno riferito che sia il sottoindisce della produzione che quello dei nuovi ordini hanno accelerato il passo, complice il miglioramento del mercato del lavoro.
Dal report si evince che la crescita dell’output si è rafforzata all’inizio del quarto trimestre; che l’occupazione è salita al tasso più sostenuto in tre mesi. Rimane tuttavia la minaccia della deflazione, dal momento che i prezzi input hanno sofferto il calo più forte in quasi due anni e mezzo.
(Lna)
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.