Italia migliora ma occorre massima cautela. Mercato “inquinato” dai PIR
“L’economia italiana sembra in graduale miglioramento, stando agli ultimi dati. Anche i risultati societari sembrano confermare il trend positivo. Tuttavia, se guardiamo al sistema bancario e alla sfera pubblica, dobbiamo restare più cauti”. Lo scrive Gilles Guibout, Responsabile Investimenti Equity Europa di AXA Investment Managers, in una nota odierna in cui ci si chiede quanto la ripresa sarà sostenibile e quando verranno affrontate le riforme strutturali di cui l’Italia ha bisogno.
Nel breve termine, l’andamento del mercato, soprattutto sulle small cap, è stato “inquinato” dai PIR, che hanno portato un flusso di denaro su società poco liquide. Questo potrebbe creare un rischio perché non si sa quanto questi flussi siano legati ai PIR o provengano da chi scommette sui flussi che arriveranno dai PIR. “Le valutazioni salgono, i titoli diventano più costosi, con il rischio che il prezzo non rifletta i fondamentali”.
“Per questo – dice Guibout – bisogna essere molto selettivi e molto attenti alla capacità delle società di avere posizioni competitive forti nel lungo termine. Sempre restando su un orizzonte più lungo, conviene tenere d’occhio i rischi politici che non sono ancora completamente debellati e che potrebbero arrivare dalle elezioni in Inghilterra, Germania e Italia”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.