Italia, Salvini: no a uscita improvvisata unilaterale dall’euro
Il leader della Lega Matteo Salvini, che sta studiando un modo per salire al governo senza dover scendere a patti con il centro sinistra “come ci hanno chiesto gli elettori”, ha assicurato che l’Italia non uscirà dall’euro in modo improvvisato e unilaterale. Detto questo, Salvini ha precisato che allo studio c’è “un programma economico alternativo a quello che previsto dall’Europa”. Per formare un nuovo esecutivo “voluto dai cittadini”, Salvini ha spiegato che i suoi sono al lavoro per trovare possibili intese sui programmi politici con parlamentari e gruppi esterni alla coalizione di centro destra.
Ieri Salvini ha chiuso la porta a un governo sostenuto dalla stampella del PD, come suggeriva di fare invece Forza Italia, la formazione alleata della Lega nel quadro della coalizione che ha preso il maggior numero di voti in totale (37%). Il parlamento è spaccato in tre e c’è il forte rischio di dover tornare alle urne tra qualche mese: il M5S è il primo partito con quasi il 33% dei consensi, mentre il PD si è fermato al 18,7%. Nessuno ha una maggioranza un aula. “Gli italiani non ci hanno votato per riportare [l’ex premier Matteo] Renzi al governo. Secondo lei chi ha votato Lega vuole [Paolo] Gentiloni al governo?” ha detto Salvini alla direzione della Lega. “Sulle alleanze stiamo ragionando partendo non dai numeri ma dal programma”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.