Italia terza tra i paesi Ocse per tasse sul lavoro, imposte al 47,7%
L’Italia è terza tra i Paesi Ocse per il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro. Lo ha reso noto l’organizzazione di Parigi, specificando che nel 2017 le tasse e i contributi sociali a carico di lavoratore e datore di lavoro sono ammontate al 47,7% nel caso di un lavoratore single, contro la media Ocse del 35,9%.
Peggio dell’Italia soltanto Belgio (53,7%) e Germania (50%). Il cuneo scende al 38,6% per le famiglie di quattro persone con un unico percettore di reddito, contro la media Ocse del 26,1%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.