Iva: nei paesi Ocse livello medio è 19,2%, Ungheria al 27%
Nel decennio successivo alla crisi finanziaria, ovvero dal 2008 a oggi, l’Iva è stata alzata almeno una volta in 23 paesi e 12 paesi ora hanno un livello di Iva almeno del 22% (il livello medio è 19,2%, massimo storico).
E’ quanto sottolinea un rapporto dell’Ocse pubblicato questa mattina, in cui evince che il paese che ha alzato di più l’Iva in questi dieci anni è l’Ungheria, dove attualmente l’imposta sui consumi è al 27%.
Lo studio ricorda inoltre come nel caso dell’Italia l’Iva sia al momento al 22% ma in caso di mancata neutralizzazione degli aumenti mediante tagli alla spese o altre fonti di ricavi potrebbe salire al 24,2% nel 2019, al 24,9% nel 2020 e al 25% nel 2021.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.