Iveco: approva conti 1Q e rivede al rialzo guidance 2023 ma titolo arretra
Iveco Group ha approvato i risultati relativi ai primi tre mesi del 2023. I ricavi consolidati si incrementano dell’11,5% su base annua a 3,4 miliardi, con ricavi delle Attività Industriali pari a 3.328 milioni di euro, in crescita del 10,6% principalmente per effetto di migliori prezzi e maggiori volumi.
L’EBIT adjusted è pari a 162 milioni (+60 mln) e l’utile netto adjusted a 63 milioni (+21 mln), escludendo l’impatto negativo dopo le imposte di 44 milioni di euro derivante dall’acquisizione concordata della partecipazione totalitaria in Nikola Iveco Europe.
La liquidità netta delle Attività Industriali ammonta a 1,1 miliardi di euro.
Il Gruppo ha rivisto al rialzo le prospettive finanziarie preliminari per l’anno 2023, prevedendo ricavi netti delle Attività Industriali in rialzo tra il 3% e il 5% rispetto al 2022, un EBIT adjusted in rialzo a 600-640 milioni e un EBIT adjusted delle Attività Industriali in rialzo tra 510 e 550 milioni.
Le spese generali, amministrative e di vendita delle Attività Industriali sono confermate a circa il 6% dei ricavi netti. La liquidità netta delle Attività Industriali è attesa a circa 2,0 miliardi e gli investimenti delle Attività Industriali sono ora previsti in crescita del 15% circa rispetto al 2022.
Dopo una partenza positiva a Piazza Affari il titolo ha invertito la rotta e si colloca ora in coda al Ftse Mib con un ribasso del 3% a 7,74 euro.
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.