Johnson & Johnson, secondo risarcimento da 55 milioni per il talco “cancerogeno”
La multinazionale Johnson & Johnson, ha perso la seconda causa mossa da una donna del Sud Dakota malata di tumore alle ovaie: sarebbe il la polvere di talco “baby powder” usata per anni ad aver provocato la malattia; di 55 milioni il risarcimento disposto dalla corte. Già a febbraio J&J era stata costretta a sborsare per la medesima patologia contratta da un’altra donna dell’Alabama: allora il conto per la multinazionale fu di 72 milioni di dollari. La società sarebbe stata al corrente dei rischi legati al prodotto, ma non avrebbe comunicato correttamente con i consumatori, avevano argomentato gli avvocati della donna.
Il talco è sospettato di poter generare tumori, ma le prove attualmente non sono sufficienti a dimostrarlo: “nonostante i numerosi studi condotti negli anni, non ci sono prove a sufficienza per stabilire un legame tra borotalco e cancro”, ha affermato al Corriere Paolo Scollo, presidente della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia.
Sono altre 1200 le cause pendenti per la stessa ragione e che Johnson & Johnson dovrà affrontare.
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