Johnson & Johnson, trimestrale in perdita per tax bill
Perdita trimestrale per Johnson & Johnson a causa di un addebito di 13,6 miliardi di dollari relativo alla nuova legge fiscale statunitense, voluta dal presidente Donald Trump. La perdita netta è stata di 10,71 miliardi di dollari, o 3,99 dollari per azione, rispetto a un utile di 3,81 miliardi di dollari, o 1,38 per azione, un anno prima. L’utile netto per azione adjusted è stato di 1,74 dollari contro le attese di un Eps di 1,72 dollari. I ricavi sono stati di 20,2 miliardi, cifra di poco superiore ai 20,1 miliardi del consensus.
Johnson & Johnson ha visto una forte domanda dei nuovi farmaci antitumorali Darzalex e Imbruvica e ampi guadagni derivanti dall’acquisizione di Actelion, per 30 miliardi nel 2016, i cui trattamenti hanno rappresentato circa un quarto della crescita delle vendite dell’unità farmaceutica.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.