JP Morgan, parla la Balena di Londra: ho agito su precise indicazioni dei superiori
Il trader, noto come la Balena di Londra (London Whale) per le perdite da 6,2 miliardi di dollari che JP Morgan avrebbe subito nel 2012 a causa sua, ha rotto il silenzio: non è stata colpa mia, ho agito secondo le indicazioni del Chief investment office.
In una lettera indirizzata a Bloomberg Bruno Iksil contesta, dunque, il nomignolo che gli è stato affibbiato e la sua responsabilità per le perdite record del fondo.
“Le perdite subite non sono state il frutto delle azioni di una persona che agiva in modo non autorizzato. Il mio ruolo era di eseguire la strategia d’investimento avviata, approvata, commissionata e monitorata dal Chief investment office”.
Nella lettera Iksil aggiunge anche che i suoi superiori, nonostante i suoi ripetuti avvertimenti sui rischi della strategia che stava mettendo in atto, hanno insistito sulla linea che si sarebbe poi rivelata disastrosa.
Lo scandalo della Balena di Londra è costato 900 milioni di sanzioni alla banca e il dimezzamento dello stipendio per un anno al ceo Jamie Dimon.
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