JP Morgan straccia le attese, titolo scatta in avanti a Wall Street
Il titolo della banca JP Morgan scatta in avanti nel preborsa dopo i conti decisamente migliori della attese. L’istituto, il primo gruppo quotato a riportare i conti del primo trimestre 2019, ha riportato fatturato e utili più sostenuti del previsto. Anche i ricavi derivanti dalle attività di trading FICC sono stati migliori di quanto stimato. Il titolo avanza del 2,61% a 109 dollari.
La prima banca Usa ha registrato ricavi pari a 29,1 miliardi di dollari GAAP, un risultato superiore alle aspettative che erano per $28,36 miliardi. L’utile per azione nei primi tre mesi dell’anno è stato di $2,65, anche in questo caso un dato superiore al previsto (2,3%). L’EPS adjusted di JP Morgan si è invece attestato a $2,60. Nonostante l’appiattimento della curva dei rendimenti, anche la voce dei proventi da interessi netti (net interest income) è cresciuta a 14,6 miliardi di dollari, un record (vedi grafico), per un aumento di $100 milioni rispetto al quarto trimestre 2018.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.