JPMorgan: “ETF su Bitcoin non cambierà il mercato”
L’approvazione di un ETF che investe direttamente in Bitcoin negli Stati Uniti, secondo gli analisti di JPMorgan, potrebbe non rappresentare quel cambiamento sconvolgente per i mercati delle criptovalute che molti sostenitori degli asset digitali hanno a lungo atteso.
Nonostante l’ottimismo sul fatto che un fondo di questo tipo possa ottenere la benedizione delle autorità, un’eventuale approvazione non trasformerebbe in maniera così drastica il settore. Prodotti simili esistono in Canada e in Europa da anni senza che siano stati osservati afflussi considerevoli. I fondi Bitcoin nel complesso hanno “attirato scarso interesse degli investitori” negli ultimi due anni, “senza beneficiare delle uscite di investitori dagli ETF dell’oro”, affermato la banca d’affari in una nota.
Numerosi emittenti hanno recentemente presentato domande per ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti, che la Securities and Exchange Commission ha in passato visto con molto scetticismo, negando decine di tentativi per un simile prodotto nel corso dell’ultimo decennio. I regolatori hanno citato la possibilità di manipolazione del mercato, tra le altre ragioni, come motivo per cui un ETF Bitcoin non dovrebbe essere negoziato.
Tuttavia, quest’anno si è fatto largo un maggiore ottimismo per un via libera, grazie alla richiesta del gigante BlackRock, che ha un track record quasi immacolato di presentazione e ricezione di approvazione per tutti i tipi di fondi negoziati in borsa.
Bitcoin e altre criptovalute hanno registrato una rally da quando BlackRock ha presentato la domanda a metà giugno. La più grande criptovaluta, attualmente scambiata a circa $30,200, è salita di circa il 15% nel corso dell’ultimo mese.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.