Julius Baer in calo alla Borsa di Zurigo: delusione su masse gestite e raccolta netta
Julius Baer, la banca svizzera specializzata nella gestione patrimoniale, ha subito un calo di oltre il 7% alla Borsa di Zurigo, a seguito della delusione per l’andamento delle masse gestite e della raccolta netta nei primi quattro mesi dell’anno, risultati inferiori alle attese del mercato.
La banca ha comunicato che alla fine di aprile aveva in gestione asset per un valore di 429 miliardi di franchi, con un aumento dell’1% su base annua. Tale incremento è stato guidato dalla performance positiva dei mercati e dai flussi netti di raccolta, sebbene in parte controbilanciati dall’impatto negativo delle valute, dovuto principalmente al rafforzamento del franco svizzero rispetto al dollaro, con un trend che ha subìto un’accelerazione nel mese di aprile.
Julius Baer ha precisato che la raccolta netta nel 2023 ha avuto un avvio lento, influenzata dalla riduzione della leva da parte dei clienti, seppur in misura minore rispetto all’inizio del 2022. Il saldo netto dei flussi è risultato positivo per 3,5 miliardi di franchi a fine aprile, o di 5,2 miliardi escludendo il deleveraging, con contributi solidi da parte di clienti domiciliati in Asia (soprattutto a Hong Kong), Europa (Regno Unito, Irlanda e Svizzera), Medio Oriente e Israele.
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La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.