“La Cina firmerà l’accordo commerciale con gli Usa entro il 5 gennaio”, afferma una fonte
“Washington ha mandato un invito e Pechino lo ha accettato”: così riferisce una fonte al South China Morning Post secondo la quale il vice premier cienese Liu He si recherà negli Usa nel corso della settimana per firmare l’accordo di Fase 1 sul commercio.
I contenuti di questo accordo, in parte anticipati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e dalle controparti cinesi, non è stato ancora rivelato nei dettagli. Solo con l’effettiva pubblicazione del testo sarà possibile capire su quale base proseguiranno i negoziati fra le due potenze.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.