La Cina si prepara a lanciare stimoli fiscali per $283 mld
Investitori e analisti si aspettano che la Cina dispieghi fino a 2 trilioni di yuan ($283 miliardi) di nuovi stimoli fiscali, per sostenere l’economia e rafforzare la fiducia nella superpotenza asiatica. In programma domani un attesissimo briefing, in cui il ministro delle finanze di Pechino dovrebbe annunciare le nuove misure.
La maggior parte degli economisti si aspetta che il finanziamento avvenga sotto forma di obbligazioni governative. Oltre all’ammontare del pacchetto fiscale, c’è curiosità per capire dove il governo cercherà di indirizzare la propria economia, dopo anni di espansione alimentata dal debito attraverso investimenti, in particolare nel settore immobiliare e nelle infrastrutture.
“Lo stimolo dovrebbe essere pluriennale e mirato alle famiglie e non al riavvio della storia di crescita guidata dagli investimenti immobiliari,” ha dichiarato Pushan Dutt, professore di economia presso l’INSEAD. “È il focus dello stimolo piuttosto che la dimensione che è importante.”
La Cina ha già tagliato i tassi di interesse e aumentato il sostegno per i mercati immobiliari e azionari in una serie di passaggi annunciati a fine settembre. Ma gli investitori hanno chiesto interventi fiscali che gli economisti ritengono cruciali per sollevare la fiducia.
Le azioni cinesi onshore sono rimaste volatili durante tutta la settimana dopo aver concluso un rally di 10 giorni mercoledì, con la delusione per il mancato annuncio di nuove misure. L’indice CSI 300 ha perso più dell’1% nelle contrattazioni di stamani.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.