La Groenlandia risponde a Trump: “Non siamo in vendita”
Il governo della Groenlandia, territorio autonomo della corona danese, ha respinto le indiscrezioni sul possibile acquisto dell’isola da parte degli Stati Uniti, un’idea attribuita direttamente al presidente americano, Donald Trump. “La Groenlandia è ricca di risorse preziose come minerali, acqua e ghiaccio puri, stock ittici, frutti di mare, energia rinnovabile ed è una nuova frontiera per il turismo d’avventura. Siamo aperti agli affari, non alla vendita”, ha twittato il Ministero degli Esteri della Groenlandia. Aaja Chemnitz Larsen, membro del parlamento danese appartenente al secondo più grande partito della Groenlandia, Inuit Ataqatigiit, ha detto a Reuters: ” Il mio pensiero immediato” all’offerta di Trump è “No, grazie”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.