Lagarde (FMI): preoccupa surplus Germania eccessivo, non dollaro debole
Christine Lagarde non è preoccupata dai cali del dollaro ed è convinta che la divisa Usa finirà per rafforzarsi viste le riforme, in particolare quella del fisco, e gli investimenti nelle infrastrutture previsti in agenda. A dettare l’andamento del biglietto verde, secondo la numero uno del Fondo Monetario Internazionale, sono i mercati. Ultimamente il dollaro è stato penalizzato dai timori di un’ondata protezionista, alimentati dalle parole pronunciate a Davos dal segretario del Tesoro Usa. Steve Mnuchin ha detto che un dollaro debole è una buona notizia per gli Stati Uniti, essendo una condizione favorevole all’export. A questo proposito Lagarde ha chiesto a Mnuchin di chiarire la sua posizione.
Sull’Europa Lagarde si è soffermata sui problemi ancora da risolvere in Europa, definendo “eccessivo” il surplus delle partite correnti tedesco dell’8%. L’Europa dovrebbe poi concentrarsi sul periodo di transizione della Brexit, i cui colloqui dovrebbero essere incentrati sul commercio e il mercato comune.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.