Lagarde: “Rischi inflazione al rialzo, Bce non si ferma”
Nella conferenza stampa al termine della riunione della Bce, Christine Lagarde ha sottolineato che il Consiglio direttivo vede ancora significativi rischi al rialzo per le prospettive di inflazione. Tra questi, cita in particolare energia e prezzi alimentari potenzialmente più alti, ma anche le trattative salariali si aggiungono alle pressioni rialziste.
La presidente ha sottolineato che il mood dei responsabili politici è “determinato”, precisando che i funzionari sono “molto concentrati” e hanno prestato particolare attenzione agli ultimi dati in arrivo. Focus in particolare sull’indagine relativa ai prestiti bancari, che potrebbero indebolirsi ulteriormente.
Lagarde ha affermato chiaramente che la Bce non si sta fermando e che ha ancora terreno da coprire, una chiara indicazione di nuovi rialzi dei tassi in arrivo.
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.