12:01 giovedì 19 Settembre 2019

Lavoro: boom dei contratti stabili, +148% nei primi sette mesi del 2019

Notizie positive sul fronte del mercato del lavoro. Nei primi sette mesi dell’anno la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni, meno cessazioni) risulta pari a 353.176 contratti, registrando così un incremento del 148,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. È quanto emerge dall’Osservatorio dell’Inps sul precariato. Si conferma il boom delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 279.000 a 439.000 (+57,5%). Nei sette mesi le assunzioni totali nel privato sono state 4.488.304, a fronte di 3.497.020 cessazioni (+991.284).

Breaking news

17:37
Piazza Affari -0,2%, focus su dati Usa prima del Thanksgiving

Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed

16:22
Apertura stabile a Wall Street in attesa dell’indice Pce

Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.

14:55
USA, richieste mutui in risalita: +6,3% in una settimana

Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.

13:35
Stellantis chiuderà la fabbrica di Luton nel 2025

Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.

Leggi tutti