Lavoro: sale occupazione ma solo grazie a contratti a termine
Migliora la situazione occupazionale in Italia anche se soprattutto grazie ai contratti a termine, specie se brevissimi, mentre crollano gli autonomi e i giovani stentano a inserirsi.
Nel primo semestre 2017 in Italia gli occupati erano circa 23 milioni, cifra vicina ai livelli pre crisi del 2008, sebbene in termini di ore lavorate per addetto il gap resti rilevante. La crescita è basata prevalentemente sui contratti a tempo determinato (che nel 2017 hanno toccato i massimi dal 1992 a 2,7 milioni di persone), e nei settori agricoltura e servizi.
La situazione resta critica per i più giovani. Nel periodo 2008-2016 il tasso di occupazione in Italia per i 15-34enni è diminuito di 10,4 punti rispetto al 2008, a fronte di un aumento di 16 punti per i 55-64enni e di 1,5 punti per i 65-69enni.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.