Lavoro Usa oltre le attese, Powell sempre più vicino a intervenire per normalizzare politica monetaria
Sui mercati c’era tanta attesa per le cifre macroeconomiche sul mondo del lavoro americano per cercare di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve (Fed) dopo le dichiarazioni di molti membri del FOMC (Clarida, Bullard) che sono andate a smentire l’atteggiamento ultra-accomodante del presidente della banca centrale Usa, Jerome Powell, mostrato nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo.
“I dati sul fronte occupazionale statunitense sono stati molto positivi, con l’unica nota dolente del tasso di partecipazione alla forza lavoro ancora lontano dai valori di febbraio 2020. Bisogna anche ricordare che a luglio non sono stati calcolati i possibili effetti delle recenti misure restrittive introdotte negli Stati Uniti per limitare i possibili contagi legati alla variante delta. Il report è tuttavia straordinariamente positivo e conferma come il mondo del lavoro statunitense è sul sentiero giusto per tornare ai livelli pre-pandemici”, Filippo Diodovich, senior strategist IG Italia, dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione Usa per il mese di luglio.
Diodovich crede che Jerome Powell possa avere molti problemi a mantenere un atteggiamento “wait and see” con un mondo del lavoro sempre più vicino agli obiettivi della FED e con le pressioni inflazionistiche sempre più elevate. Al coro dei membri più falchi all’interno del FOMC si aggiungeranno anche i moderati per convincere l’intera commissione che è arrivato il momento di annunciare l’inizio del processo di riduzione degli stimoli monetari. Secondo gli esperti, la Fed potrebbe annunciare l’inizio del processo di tapering nel meeting di settembre quando saranno comunicate anche le nuove proiezioni sulle principali variabili macroeconomiche. IG Italia ritiene che gli acquisti di Treasuries e MBS saranno ridotti a partire da dicembre in modo graduale. Per il rialzo dei tassi d’interesse il sentiero è ancora lungo (ultimo trimestre 2022, primo trimestre 2023).
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.