Lavoro Usa, salgono oltre le attese i sussidi di disoccupazione
NEW YORK (WSI) – Ancora un segnale positivo dal mercato del lavoro Usa. Per la terza settimana consecutiva, nei sette giorni conclusi il 7 maggio il numero di lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si e’ attestato in aumento, portandosi al massimo in 15 mesi, ovvero da febbraio 2015.
Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono cresciute di 20.000 unita’ a 294.000. In ogni caso, il dato si attesta in media sotto quota 300.000 da 62 settimane, la serie migliore dal 1973. Gli analisti attendevano un dato in calo a 265.000 unita’, dalle 274.000 della settimana precedente.
La media delle quattro settimane, piu’ attendibile in quanto non soggetta alle fluttuazioni del mercato, e’ salita di 10.250 unita’ a 268.250. Il dato e’ inferiore alla media del 2015, pari a circa 278.000 unita’.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.