Le banche frenano Piazza Affari, inflazione Usa meglio delle attese
Le borse europee chiudono perlopiù in rialzo dopo il dato migliore delle attese sull’inflazione Usa, ma Piazza Affari fatica a tenere il passo. Il Ftse Mib archivia gli scambi sostanzialmente invaiato (+0,03%) a 34.318 punti, frenato alle banche.
Vendite in particolare su Banco Bpm (-1,5%), Bper (-1,4%) e Mps (-1,3%), in scia alle preoccupazioni che un allentamento monetario più marcato delle banche centrali possa pesare sui margini di interesse. In calo anche Ferrari (-1,4%), in rialzo Inwit (+3,5%), Iveco Group (+2,85%) e Brunello Cucinelli (+2,3%) prima dei dati sui ricavi preliminari.
Il rapporto di giugno sui prezzi al consumo negli Stati Uniti ha riportato una flessione dello 0,1% su base mensile e un rallentamento al 3% su base annua (dal 3,3%, consensus 3,1%). L’indice core ha registrato un +0,1% congiunturale e un +3,3% tendenziale (dal 3,4% di maggio, a fronte di una previsione stabile).
Dopo la pubblicazione dei dati, i mercati hanno intensificato le scommesse su un primo taglio dei tassi della Fed a settembre, seguito da un’altra riduzione entro fine anno.
Ora l’attenzione si sposta sulle trimestrali dei colossi bancari JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo, in uscita domani prima dell’apertura di Wall Street.
Rendimenti in forte calo sull’obbligazionario, con il Treasury decennale in flessione di 10 bp al 4,17%. Lo spread Btp-Bund si attesta a 131 bp con il decennale italiano in calo al 3,78% e il benchmark tedesco al 2,47%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scambia a 85,5 dollari al barile, tra la riduzione delle scorte Usa e le previsioni deboli dell’IEA sulla domanda. L’oro balza oltre i 2.420 dollari l’oncia, in scia al deprezzamento del biglietto verde innescato dai dati americani.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,087 e il dollaro/yen scende a quota 158,5.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.