Leonardo: in coda al Ftse Mib a -3,5%
Giornata in rosso per le azioni dei titoli della difesa. A Piazza Affari Leonardo scambia in coda al Ftse Mib con un ribasso del 3,5% a 10,3 euro, contro il +0,3% del principale indice milanese, che ha annullato le perdite della prima parte di seduta.
A penalizzare Leonardo, così come i peers europei, sono soprattutto gli ultimi sviluppi in Russia, che potrebbero avere un impatto sulla guerra in Ucraina.
Alcuni analisti, infatti, stanno prezzando maggiori possibilità di una prossima risoluzione del conflitto, dopo gli avvenimenti del weekend all’interno dei confini russi, che potrebbero aver parzialmente indebolito la posizione di Mosca verso l’esterno, anche se la situazione rimane fluida.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.