M5s “Governo con Renzi e Boschi? E’ la bufala dell’estate”
“Voglio dirlo chiaramente: noi non faremo accordi con Renzi e Boschi, è la bufala dell’estate che la Lega sta diffondendo dopo aver fatto cadere il governo”, ha scritto sul suo profilo Facebook il ministro per i rapporti con il parlamento, Riccardo Fraccaro (M5s), “il nostro obiettivo è tagliare 345 parlamentari, chi il 20 agosto voterà contro il presidente Conte lo farà solo per impedire la riforma. Questa è la verità”.
Dopo la richiesta presentata dalla Lega per sfiduciare il governo in parlamento, si sono infittite sempre più le voci su una possibile maggioranza alternativa fra Pd e M5s, che impedisca le elezioni anticipate che il leader leghista, Matteo Salvini, ha chiesto subito a gran voce.
Per il momento, il vicepremier e capo politico pentastellato Luigi Di Maio si è limitato a escludere aperture al cerchio politico renziano, ma senza nominare direttamente il Pd: “Ho visto che alcuni stanno già facendo proposte a mezzo stampa su aperture ad altre forze politiche”, avrebbe detto Luigi Di Maio in assemblea M5s, “secondo me è profondamente sbagliato. Noi dobbiamo affidarci al Presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare”.
Ieri il ministro della Difesa in quota 5s Elisabetta Trenta aveva dichiarato in un’intervista alla Stampa l’intenzione di chiudere l’esperienza di governo con Salvini: “chi tradisce potrebbe farlo di nuovo”.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee nel giorno dell’inflazione Usa. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo aspettando la Bce
La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.