M&A, American Apparel: no a Opa da 300 milioni di dollari
NEW YORK (WSI) – American Apparel, catena di abbigliamento fondata a Los Angeles, ha respinto l’offerta di acquisizione del valore di 300 milioni di dollari presentata da una cordata di investitori che comprende Hagan Capital Group e Silver Creek Capital Partners.
A spingere verso il secco rifiuto la notizia che a gestire l’operazione era sì la divisione private equity di PressPlay Global, ma insieme a questi investitori sarebbe ritornato il fondatore ed ex chief executive Dov Charney, cacciato nell’estate del 2014 dopo accuse di molestie sessuali e sostituito da Paula Schneider. In agosto il gruppo aveva comunicato di non avere abbastanza cassa per andare avanti più di 12 mesi.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.