Malaysia denuncerà al Wto decisione Ue contraria all’olio di palma nel biofuel
La raccomandazione Ue contro l’inclusione dell’olio di palma nei biofuel è stato definito dal ministero degli Estere della Malaysia come un “atto politico calcolato” volto a rimuovere le esportazioni di olio di palma nel mercato dell’Ue. “Una barriera commerciale così aggressiva, mirata agli interessi nazionali della Malaysia e ai nostri 650.000 piccoli agricoltori, non può passare senza una forte risposta”, ha detto il ministero in una dichiarazione. La minaccia è di appellarsi all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), denunciando una discriminazione da parte dell’Ue nei confronti del Paese. Assieme all’Indonesia, che ha già annunciato battaglia in sede Wto, la Malaysia è il maggior produttore mondiale di olio di palma.
Mercoledì scorso la Commissione europea aveva pubblicato un documento nel quale definiva la coltivazione di olio di palma come dannosa per le foreste e che per questo l’utilizzo di quest’olio nel biofuel andrebbe interrotto.
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Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.