Management: agire di pancia fa prendere decisioni migliori che affidarsi a statistiche, lo dice uno studio
I manager che agiscono di pancia insieme a semplici strategie decisionali possono prendere decisioni altrettanto buone, ma più rapide, di quelli si basano semplicemente su dati e statistiche per ottenere un risultato, secondo un nuovo studio.
Il rapporto, co-realizzato da ricercatori della Business School (ex-Cass), della King’s Business School e dell’Università di Malta, trova che la dipendenza dall’analisi dei dati, nel processo decisionale, potrebbe essere controproducente perché riduce la rapidità della decisione senza garantire automaticamente una maggiore precisione nel risultato.
La ricerca si basa su informazioni provenienti da 122 aziende nei seguenti settori: pubblicitario, digitale, editoriale e informatico.
Gli autori dello studio hanno chiesto ai manager informazioni su come hanno preso decisioni sui loro più recenti progetti innovativi: in che proporzione si sono basati sui dati, sull’istinto e su altre semplici euristiche. I risultati hanno mostrato che i manager si sono affidati al loro istinto tanto quanto ai dati, usando il “conteggio” più di qualsiasi altra tecnica decisionale.
Oguz A. Acar, docente di marketing alla Business School e co-autore del rapporto, ha dichiarato:
“Questa ricerca mostra che il processo decisionale basato sui dati non è sempre la panacea e potrebbe non risultare in una maggiore precisione del risultato. “In condizioni di estrema incertezza, i manager, in particolare quelli con più esperienza, dovrebbero fidarsi delle competenze e dell’istinto che li hanno spinti a sostenere una determinata decisione. Il loro semplice buonsenso sviluppato nel corso degli anni in cui sono divenuti leader può essere più efficace di uno strumento analitico che, in situazioni di estrema incertezza, potrebbe agire come un ostacolo piuttosto che come un fattore-chiave del successo.”
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