Manchester United a -11%: Glazer cerca partner per conservare il club
Le azioni del Manchester United hanno subito una flessione fino all’11%, il calo più grande da febbraio, in seguito a un report di ESPN sulla possibilità che la famiglia Glazer continui a gestire il club. Nel frattempo, il Financial Times ha riportato che i proprietari del club della Premier League britannica stanno chiedendo ai restanti offerenti di aumentare le loro offerte.
Il miliardario britannico Sir Jim Ratcliffe e lo sceicco Jassim bin Hamad Al-Thani sono al round finale di offerte per acquistare il gigante del calcio inglese dalla famiglia Glazer. Avram Glazer e Joel Glazer, co-presidenti esecutivi e direttori del Manchester United, sono sempre più fiduciosi di ottenere un investimento esterno che consenta loro di rimanere proprietari del club, secondo quanto riportato da ESPN, citando una fonte a conoscenza della situazione.
Sabato, Sky News ha riferito che la società di private equity Carlyle Group è in trattative per acquistare una quota minoritaria nel Manchester United, citando una persona vicina alla questione. Da notare che le azioni del Manchester United sono diminuite del 14% dall’inizio dell’anno, con un declino che si è approfondito da quando il titolo ha raggiunto il massimo storico a metà febbraio.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.