Materie prime, Tesla pronta a entrare nel mining del litio: il commento di eToro
Nell’ambito delle materie prime, ha fatto molto rumore la notizia da Elon Musk che Tesla potrebbe iniziare ad estrarre litio. Secondo Ben Laidler, global markets strategist di eToro, un segnale di quanto l’inflazione preoccupi i produttori e come ci possa essere un rallentamento nella supply chain.
“Il fondatore di Tesla, Elon Musk, ha di nuovo segnalato che il più grande produttore di veicoli elettrici (EV) del mondo potrebbe aver bisogno di estrarre direttamente il materiale cruciale della batteria, il litio, per assicurare la sua catena di approvvigionamento e gestire l’aumento dei costi – ha affermato l’esperto – Questo è più facile a dirsi che a farsi, ma riflette la preoccupazione che l’aumento incontrollato dei prezzi delle batterie rallenterà la transizione ai veicoli elettrici”.
“I prezzi del litio sono saliti di oltre il 450% negli ultimi dodici mesi, poiché l’aumento della domanda di batterie EV ha superato l’offerta dei principali produttori in Australia e Cile – ha evidenziato Laidler – Le batterie EV rappresentano il 70% della domanda di litio, e il prezzo medio della batteria è ora di circa 9.000 dollari, o più del 20% del costo del veicolo”.
“Le vendite globali di veicoli elettrici sono raddoppiate nell’ultimo anno, guidate dalla Cina e dall’Europa, e si prevede che questa tendenza acceleri con l’inasprimento delle norme governative sulle emissioni, l’introduzione di nuovi modelli e le migliori infrastrutture di ricarica – ha concluso il manager – Il rischio è che l’impennata dei prezzi del litio e delle batterie inizi a bloccare questa crescita, in particolare negli Stati Uniti, dove l’adozione è in ritardo”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.