Mediaset ancora sotto pressione a Piazza Affari, ecco perché
Mediaset è in flessione del 2% a Piazza Affari (Ftse Mib -1,09%). La società ieri ha comunicato i risultati relativi al 2015 che non hanno convinto i mercati (col titolo sospeso dagli scambi) che hanno chiuso le contrattazioni con un calo del 3,33%. Pesano anche le smentite del direttore finanziario Marco Girdani che ieri ha allontanato la possibilità della cessione di Mediaset Premium a Vivendi, eventualità che in verità piacerebbe molto agli investitori. L’accordo fra Vincent Bolloré e la famiglia Berlusconi dovrebbe prevedere un scambio azionario e di governance, scrive il Sole 24 Ore.
I ricavi netti di Mediaset nel 2015 sono cresciuti a 3.534,8 milioni, quelli di Mediaset Premium, invece, sono arrivati a 558,8 milioni dai 538,4 milioni del 2014.
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Finale poco sopra la parità per Piazza Affari. Diffusa in giornata l’inflazione dell’eurozona, chiusura anticipata oggi per Wall Street
A Wall Street, i mercati finanziari chiudono in anticipo dopo il Ringraziamento, con i principali indici che mostrano guadagni settimanali. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq segnano incrementi rispettivamente dell’1%, 0,5% e 0,4%. Il mese di novembre si conclude positivamente grazie alla rielezione di Donald Trump. Il petrolio Wti registra un lieve aumento ma si avvia verso una settimana negativa.
PostePay e Amazon rafforzano la loro collaborazione per migliorare l’esperienza di acquisto online. Grazie a nuove soluzioni, come la ricarica automatica delle carte prepagate, i clienti possono completare gli acquisti in modo più semplice e sicuro. Questo accordo consolida la posizione di PostePay nel settore dei pagamenti digitali e dell’e-commerce in Italia.
Il Canada ha registrato una crescita del PIL dell’1% nel terzo trimestre del 2024, in linea con le previsioni degli analisti ma al di sotto delle aspettative della Bank of Canada. Il PIL di settembre è cresciuto dello 0,1% rispetto ad agosto, con previsioni di un ulteriore aumento dello 0,1% per ottobre.