Mediaset, le stime degli analisti sulla trimestrale
“Sulla scia delle buone notizie di Mediaset Espana (TL5:xmce), Mediaset (MS:xmil) si prepara a pubblicare i propri dati trimestrali il 10 novembre. Mediaset Espana, controllata spagnola di Mediaset, ha registrato un buon trimestre chiudendo il periodo con ricavi pari a 196,1 milioni di euro, in rialzo del 3,1% anno su anno. L’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) è salito oltre alle attese a 24,8 milioni (+181,8% anno su anno) grazie ai maggiori risparmi sui costi e infine l’utile netto è balzato a 16 milioni (+321,1%), ancora debole però la raccolta pubblicitaria della tv”. E’ quanto si legge in un report di Saxo Bank sulla societa’ italiana, in cui si mette in evidenza che:
“Inoltre il management ha annunciato un nuovo piano di riacquisto titoli (buy back) da 150 milioni di euro da completare prima di febbraio 2016, in modo da poter prendere successivamente una decisione sul dividendo: la società vuole infatti tornare ad una politica di dividendi elevati (80-100% di pay-out contro l’80% attuale). Tale azione da parte della società porterà, il prossimo anno, le azioni proprie al 4,2% del capitale e la quota di Mediaset al 50,2%.
Proprio grazie ai positivi rilasci della controllata di Mediaset, la società del Biscione potrebbe pubblicare dei buoni risultati. Molto dipenderà dall’incidenza della pay tv, Mediaset Premium, sulla società di Cologno monzese. Il 9 ottobre sono stati pubblicati il numero dei nuovi abbonati di Premium, in crescita ma non abbastanza per gli analisti per centrare il target di fine anno. Al 30 settembre gli abbonamenti alla pay tv hanno raggiunto i 1,815 milioni grazie ai 112 mila nuovi abbonamenti sottoscritti nel terzo trimestre.
L’obiettivo di Mediaset è di raggiungere 200 mila nuovi abbonati entro dicembre 2015. Il titolo ha perso quasi il 5% in quella giornata, proprio a causa della sfiducia degli investitori nel raggiungere tale obiettivo. Vi è ulteriore incertezza intorno a Mediaset a causa del nuovo arrivato Netflix (NFLX:xnas) che potrebbe competere sia con la pay tv Mediaset Premium che con Sky. Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, ha infatti dichiarato: “È cambiato il panorama, ma sottovalutare gli avversari sarebbe stupido”.
La performance di Mediaset da inizio anno (year to date) è però ottima, con un rialzo del 33%. Il titolo ad oggi sembra aver terminato la spinta rialzista e la sensazione è quella di non avere forza a sufficienza per rompere al rialzo la resistenza posta a 4,75 euro. L’incidenza delle trimestrali del 10 novembre su tale livello sarà importante come importante saranno i dati legati ad EI Towers (EIT:xmil), in uscita giovedì 5 novembre. L’opinione sul titolo rimane neutrale come neutrali sono le principali indicazioni degli analisti, prima di poter prendere posizione bisognerà avere concreti segnali positivi sui ricavi pubblicitari e sulla solida crescita del ramo pay tv”.
Breaking news
Wall Street apre in positivo, con S&P 500 e Nasdaq che segnano nuovi record intraday, nonostante dati sull’occupazione inferiori alle attese. L’attenzione si sposta ora sulla prossima riunione della Fed, con una probabilità del 76% di un taglio dei tassi di interesse. Il petrolio Wti registra un leggero rialzo.
L’occupazione nelle aziende degli Stati Uniti rimane solida a novembre, con un aumento dei posti di lavoro quasi in linea con le stime
Il farmaco per la perdita di peso di Eli Lilly, Zepbound, ha superato il rivale Wegovy di Novo Nordisk in uno studio comparativo
La Commissione europea ha approvato la creazione della joint venture Coding Solutions Topco (CorroHealth) da parte delle società di private equity statunitensi Patient Square e Carlyle Group. L’accordo mira a migliorare la gestione del ciclo dei ricavi nei sistemi sanitari USA, senza preoccupazioni di concorrenza nell’UE.