Mef, entrate erariali in calo nei primi 10 mesi del 2019. Proventi da anti-evasione +14,8%
Nei primi 10 mesi del 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono diminuite di 9.847 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,4%). Il dato negativo risulta essere condizionato dallo slittamento al 2 dicembre dei versamenti relativi al secondo acconto delle imposte autoliquidate (il 30 novembre era sabato).
Nel mese di novembre, infatti, le entrate tributarie erariali hanno registrato una diminuzione pari a 15.279 milioni di euro (-25,3%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’andamento è stato influenzato dalle entrate delle imposte autoliquidate con un gettito per l’IRPEF pari a 2.359 milioni di euro (-5.470 milioni di euro) e per l’IRES pari a 3.324 milioni di euro (-11.342 milioni di euro).
Di conseguenza l’andamento registrato nei primi undici mesi dell’anno, basandosi su dati non omogenei, non è indicativo del gettito del periodo di riferimento.
Per effettuare una valutazione significativa sull’andamento delle entrate tributarie, scrive il Mef, sarà necessario acquisire il gettito del mese di dicembre.
Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo si attestano a 10.881 milioni di euro (+1.401 milioni di euro, +14,8%) di cui: 5.769 milioni di euro (+23,4%) sono affluiti dalle imposte dirette e 5.112 milioni di euro (+6,4%) dalle imposte indirette.
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