Mercati: borse cinesi giù con timori deflazione post CPI. Futures Usa in lieve rialzo
Borse asiatiche contrastate e futures Usa in ripresa dopo la chiusura in rosso di Wall Street della vigilia.
Le borse cinesi fanno i conti con la pubblicazione dell’indice CPI della Cina relativo al mese di luglio, che ha riacceso la paura di una deflazione.
L’indice CPI è salito dello 0,2% su base mensile, rispetto al calo atteso dagli analisti, pari a -0,1%. Nel mese di giugno il CPI era sceso dello 0,2% su base mensile.
Su base annua, il trend dell’inflazione cinese è stato a luglio di una flessione pari a -0,3%, rispetto al -0,4% stimato e al dato invariato di giugno.
Il calo del CPI su base annua è il primo dal febbraio del 2021.
Per Wall Street, quella di ieri è stata una sessione negativa, sulla scia delle tensioni sul settore bancario scatenate dalla decisione di Moody’s di tagliare il rating di 10 banche, mettendo al contempo sotto osservazione i giudizi di altri istituti.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso 158,64 punti (-0,45%), risalendo comunque dai minimi della sessione, quando era scivolato di 465 punti circa.
Lo S&P 500 è arretrato dello 0,42%, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,79%.
I futures sul Dow Jones sono piatti, segnando una variazione di appena +0,03%. I futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,13%, mentre i futures sul Nasdaq salgono dello 0,24%.
A pochi minuti dalla fine della giornata di contrattazioni, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo scende dello 0,40%.
La borsa di Hong Kong perde lo 0,19%, Shanghai arretra dello 0,50%.
Bene invece le borse di Seoul e di Sidney, che salgono rispettivamente dell’1,50% e dello 0,36%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.