Mercati: cosa aspettarsi nel resto dell’anno dopo un gennaio fiacco e volatile? Cosa dicono le statistiche
Si è giunti all’ultimo giorno del mese e si tira un primo bilancio per capire come proseguirà il resto dell’anno. Se l’è chiesto anche Gabriel Debach, market analyst di eToro, secondo il quale si inizia a valutare il cammino più lento che ci si potrebbe attendere per il 2022. Almeno stando alle statistiche.
L’indice S&P5000 registra una correzione da inizio periodo di circa il 7%. Scrutando le statistiche, negli ultimi 50 anni, un rendimento negativo dell’indice a gennaio è stato accompagnato da un rendimento medio per i successivi mesi dell’anno del 6,7%, rispetto al rendimento medio del 14% in un gennaio positivo.
Attualmente, stando ai dati Goldman Sachs, del 34% delle società dell’S&P500 cha diffuso i propri bilanci, ben il 52% ha battuto le stime dell’EPS (utile per azione) di più di una deviazione standard (contro una media storica del 49%), tuttavia le guidance hanno offerto risultati più misti.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.