Mercati: dopo la Fed è il turno della Bce. In ripresa i futures Usa, cautela in Europa, bene Hong Kong
Sentiment sui mercati improntato alla cautela dopo la decisione sui tassi annunciata dalla Fed e in attesa, oggi, dell’annuncio della Bce.
La banca centrale europea guidata da Christine Lagarde dovrebbe annunciare un altro rialzo dei tassi anti-inflazione: l’interrogativo è se la stretta monetaria sarà di 25 o di 50 punti base.
Ieri il Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, ha annunciato di aver alzato i tassi sui fed funds al nuovo range compreso tra il 5% e il 5,25%, al record dal luglio del 2006.
La Fed ha lasciato intendere nel comunicato con cui ha annunciato la decisione sui tassi di essere vicina alla fine della politica monetaria restrittiva.
Tuttavia, le speranze di un dietrofront sui tassi sono state affossate dal presidente Jerome Powell.
Il numero uno della Fed ha detto che “non sarebbe appropriato tagliare i tassi, visto che il nostro outlook è di una inflazione che impiegherà del tempo a scendere”.
Dunque, ha detto Powell, “non taglieremo i tassi”.
Wall Street non l’ha presa bene, chiudendo la sessione in ribasso.
Il Dow Jones ha perso 270 punti (-0,8%), lo S&P 500 ha segnato un calo dello 0,7%, il Nasdaq Composite è sceso dello 0,5% circa.
I futures Usa sono tuttavia positivi:
i futures sul Dow Jones salgono dello 0,17%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,23%, quelli sul Nasdaq dello 0,48%.
Cautela invece in Asia dopo la pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero della Cina Caixin-S&P Global:
il dato è sceso nel mese di marzo in fase di contrazione, a 49,5 punti, rispetto ai 50,3 punti attesi dal consensus e i 50 punti di febbraio.
In Asia la borsa di Tokyo continua a rimanere chiusa, mentre la borsa di Hong Kong sale dello 0,93%.
La borsa di Shanghai avanza dello 0,60% circa, Seoul sotto pressione, Sidney piatta.
I futures sui mercati europei puntano verso il basso in attesa dell’annuncio della Bce sui tassi.
Si guarda con timore anche alla crisi che continua a colpire i titoli delle banche regionali Usa.
Le quotazioni di PacWest affondano a Wall Street di oltre il 50%, dopo alcune indiscrezioni, secondo cui la banca californiana starebbe considerando alcune opzioni strategiche, tra cui la possibilità di mettersi in vendita.
Breaking news
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.