Mercati e rally di fine anno: “la situazione da qui a fine 2021 è complessa”
“Ci sarà un rally di fine anno?. La situazione da qui a fine anno è piuttosto complessa – ammette Hans-Jörg Naumer, director global capital markets & thematic research, nel weekly outlook di Allianz Global Investors -. I dati sull’economia reale possono fornire qualche sostegno. Le ultime statistiche relative agli Stati Uniti sono risultate abbastanza solide e gli indicatori del sentiment per l’area euro non sembrano colpiti dalle notizie negative. La politica monetaria resta orientata al motto ‘less is more’ e potenziali sorprese (di norma sgradite ai mercati) potrebbero causare qualche scossone. E poi c’è la variante Omicron, che potrebbe riservarci sorprese negative ma anche positive. Infine, anche la situazione geopolitica non dà motivo di brindare durante le feste”.
L’esperto si sofferma poi sul quadro tecnico e spiega che gli indicatori di forza relativa dei mercati principali sono prossimi alla neutralità e quindi non segnalano pressioni alla vendita nell’immediato. Il nostro ‘indicatore della complacency’, che confronta il P/E di Shiller con la volatilità corrente del mercato USA, sembra più stabile dopo l’aumento della volatilità. E poi ci sono i premi per il rischio (si veda il Grafico della settimana). In un’ottica globale di lungo periodo, non si segnalano valori eccessivi. Se, da un punto di vista storico, tutte le asset class, azioni e obbligazioni, presentano valutazioni elevate in termini assoluti, proviamo a dare una lettura relativa: fino a che i tassi di interesse resteranno bassi o negativi, non c’è motivo di preoccuparsi per il 2022″. In breve, conclude l’esperto, anche se probabilmente non assisteremo a un rally di fine anno, non scordiamoci che abbiamo beneficiato di un ‘lungo rally annuale’sino a novembre, interrotto solo da qualche ‘pit stop’.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.