Mercati emergenti sotto pressione, S&P porta a sette paesi con outlook negativo
NEW YORK (WSI) – Da meta’ 2015 il merito dei crediti sovrani dei Paesi emergenti si e’ notevolmente deteriorato. Risultato finale: le prospettive negative dei 20 maggiori mercati emergenti superano ora quelli positivi, scesi da sette a due (Indonesia e Pakistan).
E’ quanto emerge da uno studio dell’agenzia Standard and Poor’s intitolato “Emerging Markets Sovereign Rating Trend 2016”.
Al momento, spiega S&P, le prospettive negative riguardano sette paesi: Brasile, Libano, Polonia, Russia, Sud Africa, Turchia e Venezuela. La media non ponderata del merito di credito sovrano del gruppo EM (emerging markets) e’ attualmente al suo livello piu’ basso dalla meta’ del 2005.
“Le nostre prospettive per la meta’ di questi rating sovrani sono stabili, mentre il numero di prospettive negative e’ piu’ che raddoppiato negli ultimi sei mesi” si legge nel report.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.