Mercati europei alla finestra: i temi in evidenza oggi
Attesa un’apertura piatta per le principali Borse europee (quella di Milano compresa) nell’ultima seduta della settimana. Mentre Wall Street continua a macinare record (ieri l’indice S&P 500 e il Dow Jones ha messo a segno nuovi massimi, per il terzo giorno consecutivo) gli investitori continuano a monitorare la sfera macroeconomica, in particolare il tema dell’inflazione con uno sguardo alle prossime mosse e annunci della Fed, ma anche l’evoluzione dei contagi da Covid e i potenziali impatti sulla ripresa economica.
“Probabilmente, i mercati sono ora più concentrati sull’evoluzione del Covid, e in particolare sulla diffusione della variante Delta”, ha affermato Xian Chan, chief investment officer for wealth management di HSBC. Ma, secondo l’esperto, indipendentemente da dove si guardi, l’opinione generale (e la speranza) è che l’ampio successo dei programmi di vaccinazione consentirà alla recovery story di continuare nel secondo semestre di quest’anno.
Intanto a livello macro la settimana si conclude con la pubblicazione dell’inflazione in Francia (lettura finale) e con la bilancia commerciale della zona euro. Negli Usa si guarda all’indice di fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan.
Breaking news
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.
Il MoU si propone di effettuare attività di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni Paesi coinvolti dal Piano Mattei
Piazza Affari poco mossa in apertura. Oggi il dato sull’inflazione dell’eurozona, sotto la lente della Bce
L’aumento dell’inflazione in Francia all’1,7% è stato inferiore alle aspettative, rimanendo ben al di sotto dell’obiettivo del 2% della Bce