Mercati nel Bce-Day e post inflazione Usa: buy sulla borsa di Tokyo, occhio ai futures Usa
Mercati asiatici e futures Usa prevalentemente in rialzo nel Bce Day e all’indomani della pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI), tra i parametri più importanti per monitorare il trend dell’inflazione.
Nella sessione di ieri, il Dow Jones è sceso dello 0,2%, il Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo di quasi lo 0,3%, mentre lo S&P 500 è avanzato dello 0,1%.
L’indice Nikkei 225 mette a segno alle 7.20 circa ora italiana un rialzo dell’1,45%, mentre la borsa di Hong Kong è sotto pressione, con un calo dello 0,25%.
Piatta Shanghai, mentre Seoul avanza di oltre l’1%.
Buy anche sulla borsa di Sidney (+0,53%).
In crescita i futures sui principali indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones salgono dello 0,17%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,28%, mentre i futures sul Nasdaq sono in rialzo dello 0,39%.
Dalla pubblicazione del CPI è emerso che, nel mese di agosto, l’inflazione Usa è salita dello 0,6% su base mensile, in linea con le attese degli analisti, e del 3,7% su base annua, al di sopra del +3,6% atteso.
L’inflazione core è cresciuta dello 0,3% su base mensile, oltre il +0,2% stimato e del 4,3% su base annua, in linea con le attese.
Il dato ha sollevato interrogativi sulle prossime mosse della Fed di Jerome Powell.
Per l’imminente riunione del 19-20 settembre, i trader continuano a scommettere su un nulla di fatto sui tassi, con una probabilità del 97%.
Il dubbio è se Powell tornerà ad alzare i tassi entro la fine dell’anno.
Oggi il Bce Day: Lagarde alzerà ancora i tassi?
Riguardo alla riunione della Bce di Christine Lagarde, i trader nelle ultime ore sono tornati a scommettere sulla possibilità che i tassi dell’area euro vengano di nuovo alzati con una probabilità del 70%, rispetto al 41% della seduta di lunedì.
L’ultima volta che la Bce ha alzato i tassi è stata prima della pausa estiva, ovvero lo scorso 27 luglio.
Il rialzo, pari a +25 punti base, ha portato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.
Nelle ultime ore Reuters ha riportato le indiscrezioni, secondo cui la Bce annuncerà oggi di aver rivisto al rialzo le stime sulla crescita dell’inflazione dell’Eurozona del 2024 dal +3% atteso a giugno a oltre il +3%:
fattore, di per sé, più che sufficiente a smorzare le speranze che la Bce sia vicina a mandare in soffitta la strategia finora incentrata sul rialzo dei tassi.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.