Mercato immobiliare residenziale 2022: crescita transazioni e valore delle compravendite
Nel 2022, il mercato immobiliare residenziale italiano ha visto 784.486 transazioni, con un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma il trend positivo iniziato nel 2014, interrotto solo nel 2020. Le regioni del Sud e delle Isole hanno registrato gli incrementi più significativi, con il 7% e il 9% rispettivamente. La Lombardia rimane la regione con il maggior numero di compravendite, mentre l’Umbria ha registrato la crescita maggiore (+14,2%).
Il valore complessivo delle compravendite residenziali nel 2022 è stato di quasi 123 miliardi di euro, con un incremento del 3,9% rispetto al 2021. Circa il 57% del fatturato riguarda acquisti di abitazioni nel Nord, il 25% nel Centro e il 19% nel Sud e nelle Isole. Tuttavia, il valore medio di un’abitazione compravenduta è diminuito di 1.100 euro a livello nazionale, con cali maggiori al Centro e nel Nord Est.
Nel 2022, circa 364mila acquisti di abitazioni in Italia sono stati effettuati con un mutuo ipotecario. Il capitale medio finanziato è stato di poco superiore a 138mila euro, in aumento di 2.800 euro rispetto al 2021. Il tasso medio applicato è salito di 0,63 punti percentuali, raggiungendo il 2,5%. Le regioni del Sud e del Centro hanno registrato tassi medi più elevati, mentre i tassi più bassi si sono osservati nel Nord Est. La durata media dei mutui è aumentata lievemente, attestandosi a 24,8 anni, con una rata media di 623 euro mensili.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità . Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità . La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità , evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.