Mercedes-Benz chiude il 2024 con un incremento del 5% nelle vendite
Nel quarto trimestre del 2024 Mercedes-Benz ha registrato un aumento delle vendite del 5% rispetto al trimestre precedente, confermando la sua posizione di rilievo nel segmento di lusso. La quota di mercato in questa categoria ha raggiunto il 15,9%, segnalando un forte interesse per i modelli premium dell’azienda.
Durante questo periodo, il gruppo ha venduto 625.800 tra automobili e furgoni, portando il totale annuale a 2.389.000 unità. Sebbene leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, questo risultato evidenzia la capacità di Mercedes-Benz di navigare in un contesto economico globale sfidante. “Nel 2024 Mercedes-Benz ha dimostrato ancora una volta la forza del nostro marchio e la profondità della nostra ampia offerta di prodotti”, ha affermato Ola Kallenius, presidente del consiglio di amministrazione, sottolineando l’importanza della nuova offensiva di prodotto con il lancio del nuovissimo CLA. Il segmento principale ha visto una crescita del 6%, grazie alla popolarità dei modelli GLC e Classe E. Le consegne negli Stati Uniti sono aumentate del 9%, mentre le vendite di veicoli ibridi plug-in hanno registrato un incremento del 13%, riflettendo una crescente domanda di soluzioni più ecologiche.
Mercedes-Benz Vans ha avuto un trimestre particolarmente positivo, con un aumento delle vendite del 16% rispetto al trimestre precedente, nonostante il bilancio dell’anno abbia chiuso in negativo. Le vendite di Mercedes-Benz Cars si sono mantenute stabili rispetto all’anno precedente, con 520.100 unità vendute nel trimestre, concludendo l’anno a 1.983.400 veicoli.
Breaking news
A novembre 2024, la produzione industriale in Spagna continua a rallentare, registrando un calo dello 0,4% su base annuale, secondo i dati dell’INE. Questo risultato segue il decremento dello 0,5% di ottobre, andando contro le previsioni degli analisti. L’indice grezzo mostra una diminuzione del 3,4% annuo, mentre su base mensile si osserva un calo dello 0,8%.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, influenzata negativamente dai settori automobilistico e farmaceutico e dall’attesa per i dati sull’occupazione USA. Il Nikkei scende dell’1%, con Otsuka Holdings e Toyota in forte calo. Anche Fast Retailing registra una significativa diminuzione, legata ai deboli profitti in Cina. I titoli di stato giapponesi a 10 anni raggiungono il loro massimo dal 2011.
Partenza cauta nel giorno dei dati americani sul mercato del lavoro. A Piazza Affari Ftse Mib invariato a 35.300 punti
Dalle parteicpazioni rilevanti della Consob emergono nuovi importanti movimenti di Delfin in Mps: la holding della famiglia Del Vecchio è salita al 9,78% del capitale