Messina (AD Intesa SanPaolo): “si potrebbe dire che il mercato è pazzo”
ROMA (WSI) – Così Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha commentato la recente performance dei mercati:
“Si potrebbe dire che è un mercato pazzo, ma forse non sarebbe corretto verso il mercato”. Messina ha sottolineato anche di non vedere “grossi problemi” sui titoli delle banche. “Il risultato emerso dagli srep test della Bce è stato chiaro per tutte le banche italiane, che si sono dimostrate ben al di sopra delle richieste. Dal mio punto di osservazione non vedo grossi problemi di solvibilità”.
Nel corso della conference call sui risultati 2015, Messina si è espresso sulla soluzione della bad bank raggiunta in un accordo tra governo e Ue, reputandola “utile e positiva per il mercato. Ma non è la soluzione finale. È solo parte di una possibile seria soluzione, che ha bisogno di altro per essere completa. Il governo deve fare rapidamente un altro passo per accelerare i tempi di recupero dei crediti in sofferenza. Il nostro obiettivo è lavorare con il nostro portafoglio per estrarre il massimo valore”.
Messina ha anche ribadito che Intesa SanPaolo non è interessata a nessuna banca italiana:
“Lo ripetiamo da anni. Non siamo assolutamente interessati ad alcuna banca in Italia. Non c’è alcuna possibilità che Intesa Sanpaolo acquisisca una banca in Italia. Sono concentrato sulla realizzazione del nostro business plan”.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
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Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.