Messina (Intesa): “Nazionalismi? Il cuore del problema nasce in Europa”
“Quando si parla di ascesa dei nazionalismi, si deve parlare anche degli errori della amministrazione europea. È chiaro che a livello europeo sono stati commessi degli errori nel modo in cui si è gestita la crescita, la sicurezza e l’immigrazione”, così il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ospite presso la Said Business School dell’Università di Oxford. Le parole di Messina, assai più aperturiste nei confronti del nuovo sentimento politico scaturito dalle elezioni del 4 marzo, sembrano accodarsi ad altri segnali analoghi da parte della classe dirigente.
“Se la risposta di questi movimenti si inquadra in una cornice democratica, bisogna capire quali saranno le soluzioni adottate per affrontare i problemi che li hanno portati alla ribalta: in primis la disoccupazione. (…) Bisognerà giudicare le loro azioni quando cominceranno a dirigere. Probabilmente gli slogan iniziali non sono così facilmente traducibili nella realtà delle decisioni manageriali che dovranno prendere. Se dovessero ottenere dei risultati migliori rispetto al passato, forse è il caso di non chiamarlo più nazionalismo, ma trovare un altro modo più positivo per definire questo cambiamento. Il cuore del problema nasce in Europa, perché non ci si può concentrare solo sulla riduzione del debito pubblico e lasciare un Paese ad affrontare da solo i flussi migratori”.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.
Samsung Electronics ha svelato un piano di riacquisto di azioni pari a 10.000 miliardi di won, con l’obiettivo di incrementare il valore per gli azionisti, da completare entro il 2025.