Micron investe 4,3 mld di yuan nella fabbrica cinese di chip a Xian
Micron, il maggior produttore statunitense di chip di memoria, si è impegnato a investire 4,3 miliardi di yuan (603 milioni di dollari) nel mercato cinese nei prossimi anni nella sua fabbrica di assemblaggio di chip nella città cinese di Xian.
L’azienda è finita nel mirino delle autorità di Pechino, intenzionate a bloccare gli acquisti da Micron dopo il mancato superamento di alcuni test sulla sicurezza delle reti.
Micron aprirà anche una nuova linea di produzione nel sito per la fabbricazione di prodotti DRAM, NAND e SSD per dispositivi mobili, al fine di rafforzare le capacità di assemblaggio e test dell’impianto.
L’investimento include l’acquisto di attrezzature da una filiale con sede a Xian della taiwanese Powertech Technology, che Micron utilizza nella fabbrica dal 2016.
Il valore dell’accordo non è stato divulgato, ma verranno offerti contratti a 1.200 dipendenti di Powertech e l’investimento creerà ulteriori 500 posti di lavoro. Questo porterà il personale di Micron in Cina a oltre 4.500 persone, ha aggiunto l’azienda.
Inoltre, Micron è vicina a un ulteriore accordo per investire almeno 1 miliardo di dollari per la creazione di una fabbrica di semiconduttori in India, nel tentativo di diversificare ancora di più la sua presenza geografica in un momento di tensioni statunitensi con la Cina.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.