Microsoft e LinkedIn: i rischi dell’operazione secondo gli analisti
Le nozze fra Microsoft e il social network LinkedIn, al netto di vantaggi e svantaggi, non giustifica il cambiamento dei rating e del fair value dei due titoli da parte di Morningstar. Rodney Nelson, equity analyst presso Morningstar ha dichiarato che “l’offerta di Microsoft” che “valuta le azioni di LinkedIn ben al di sopra del nostro fair value (196 dollari per azione contro 155 stimati da Morningstar) è “ragionevole, considerando la base di clienti in continua crescita e il vasto mercato potenziale”.
Se si parla di rischi Nelson si esprime in questi termini:
“Il primo è che in passato ci sono state occasioni in cui LinkedIn non è stata in grado di portare a casa i risultati di bilancio sperati” dice Nelson. “Inoltre potrebbero esserci dei problemi se i clienti del social network non fossero contenti di vedere i loro dati personali e professionali in mano a un colosso come Microsoft. Qualcuno potrebbe decidere di abbandonare la piattaforma facendone così diminuire il valore”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.