Mirabaud Am: la Brexit non segnerà lunga recessione
“Pensiamo che l’economia del Regno Unito probabilmente eviterà una recessione lunga e sostenuta, considerato che i consumi delle famiglie rimangono un fattore positivo”, così Jero Jung, capo economista di Mirabaud Am commenta le prospettive che si aprono per la Gran Bretagna a distanza di circa due mesi dall’esito del referendum che ne ha prefigurata la Brexit. “I dati economici suggeriscono un recupero dopo il referendum per la Brexit. Guardando alla domanda interna, le vendite al dettaglio indicano che la spesa dei consumatori è rimasta vigorosa in luglio”, scrive Jung, che aggiunge: “L’elemento determinante sarà l’incertezza riguardo alle decisioni di investimento delle aziende, con i livelli di fiducia dopo la Brexit che sono significativamente diminuiti per via delle insicurezze sul futuro sia degli accordi commerciali sia delle politiche sull’immigrazione”.
Breaking news
Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.