Mirabaud AM: La Fed confermerà la politica accomodante
“È improbabile che la Federal Reserve annunci un cambiamento nella politica monetaria, confermando la sua posizione molto accomodante”. Così Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management, in attesa del meeting di oggi della banca centrale Usa.
“Due aspetti verranno esaminati in dettaglio. Anzitutto, ci si chiede se la FED – come ha fatto la BCE la scorsa settimana – adotterà misure volte a contrastare l’inasprimento delle condizioni finanziarie. In effetti, il rendimento di riferimento dei titoli di stato decennali è aumentato notevolmente quest’anno. A nostro avviso, finché questi aumenti saranno graduali, è probabile che la FED tolleri quei livelli. Il secondo elemento importante riguarda le proiezioni macroeconomiche aggiornate, compreso il “dot plot” dei membri del FOMC. Qui l’impatto dell’American Rescue Plan sulla crescita, ma anche sul mercato del lavoro, sarà importante. Per quanto riguarda la domanda interna, la ripresa dell’ottimismo dei consumatori – che ora ha raggiunto i massimi di un anno – è incoraggiante, il che suggerisce che la volontà di spesa dei consumatori è intatta. Con il miglioramento del mercato del lavoro, l’arrivo di ulteriori stimoli e i significativi risparmi accumulati l’anno scorso, i consumi interni saranno un importante motore per la crescita”.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.